Piazza Affari appare fiacca al
traguardo di metà seduta (Ftse Mib -0,3%), mentre lo spread
tenta l'inversione di rotta ridiscendendo a quota 149 punti dopo
lo slittamento a domani del deposito dell'atto di recesso
sull'ex-Ilva da parte di Arcelor Mittal. In calo del 2,1% - come
da stime - la produzione industriale italiana in settembre.
Prese di beneficio su Tim (-1,95%), dopo i conti trimestrali di
venerdì scorso. In calo Saipem (-1%) ed Eni (-0,87%), in linea
con l'andamento del greggio (Wti -1%), mentre proseguono le
vendite su Ubi Banca (-1%) e Unicredit (-0,78%). Riduce il calo
Banco Bpm (-0,39%) e si porta quasi in parità Intesa (-0,06%),
distanziata da Bper (+2,37%), che consolida il rialzo dopo
l'inversione di rotta a metà mattina. Giù Moncler (-1,59%), per
i timori di una minor spesa dei consumatori cinesi, rally di
Salini Impregilo (+4%), favorita nell'assegnazione di una
commessa in Australia. Fa il botto su Aim la matricola Matica
Fintec (+10%), la 35/a da inizio anno in Piazza Affari.
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