Fra i fattori di rischio dell'economia globale non figura più l'Italia. Lo afferma il ministro dell'economia Roberto Gualtieri, a margine dei lavori del Fmi. "Sono stati tre giorni intensi, positivi di lavoro" dice Gualtieri, mettendo in evidenza che l'Italia è fra "quanti ritengono che a fianco delle politiche monetarie è necessario rafforzare il ruolo delle politiche fiscali per rafforzare la crescita. Non c'è nessuna minaccia imminente per la stabilità finanziaria globale - rassicura il ministro - ma le aspettative di bassi tassi a lungo termine ci devono spingere per tempo a introdurre interventi che evitino che il rischio diventi pericoloso". Il governatore di Bankitalia Ignazio Visco ha comunque sottolineato come "ci sono rischi", soprattutto legati al credito e "bisogna stare molto attenti.
"Il debito pubblico italiano - prosegue - è stato messo su una traiettoria discendente ma con numeri che sono realistici. La manovra - assicura - non cambia, sarebbe un errore non ridurre le tasse sui consumi e sul lavoro. La riduzione del debito - sottolinea - deve essere realistica ed evitare un impatto prociclico sull'economia. Sono contrario all'emergere di valute private" dice ancora, sottolineando come "un conto è rafforzare i sistemi di pagamento, altro è creare valute private che pongono rischi per la stabilita' finanziaria e la stessa democrazia".
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