L'annuncio di Pechino di dazi su
importazioni dagli Usa del valore di 75 miliardi di dollari e la
risposta minacciosa del presidente Donald Trump, che è tornato
anche ad attaccare il numero uno della Fed Jerome Powell dopo il
discorso di quest'ultimo a Jackson Hole, hanno dominato l'ultima
seduta della settimana. Piazza Affari ha risentito più delle
altre borse europee a causa della crisi di governo, con lo
spread tornato verso soglia 200 (a 199,2 punti), concludendo col
peggior risultato nel Vecchio Continente (-1,65%). A zavorrare
l'indice ci hanno pensato Stm (-4,47%), esposta come altri
tecnologici alla guerra commerciale tra le due maggiori economie
mondiali, e Cnh (-3,37%) insieme a Pirelli (-2,91%)
nell'automotive. Le vendite nel finale hanno piegato poi
Unicredit (-3,1%) e Fineco (-2,98%). Recordati (+1,19%) e Juve
(+1,09%) sono invece tra i pochi titoli controcorrente. Fuori
dal paniere principale in luce Trevi (+2,26%) per la pace fra la
famiglia azionista e il Cda sul rafforzamento patrimoniale.
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