Borse asiatiche in rialzo grazie
all'atteggiamento accomodante delle banche centrali, pronte a
intervenire per sostenere l'economia. La Fed, pur mantenendo i
tassi invariati, ha aperto alla possibilità di un taglio
quest'anno, per far fronte a uno scenario di incertezza
crescente. Nella notte, invece, la Bank of Japan ha mantenuto
invariata la sua politica monetaria e il programma di acquisto
di asset. Tokyo e Sydney sono salite dello 0,6%, Hong Kong
avanza dello 0,8% e Seul dello 0,3%. In luce Shanghai (+2%) e
Shenzhen (+1,6%), in vista dell'ingresso di bond e azioni cinesi
negli indici Ftse Russell.
L'orientamento della Fed, dove sette componenti su 17
ritengono appropriato un taglio dei tassi, ha fatto scendere i
rendimenti dei Treasury sotto il 2% per la prima volta dal
novembre 2016 facendo calare il dollaro sia sull'euro, con cui
scambia a 0,886, che sullo yen, trattato a 107,5. Vola invece
l'oro, salito fino a 1.394 dollari, ai massimi da 5 anni.
Positivi i future sull'Europa e Wall Street.
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