Le imprese italiane anche
quest'anno sceglieranno una bassa emissione di obbligazioni: il
controvalore dovrebbe essere tra i 20 e 21 miliardi di euro, in
lieve calo rispetto al già limitato livello del 2018 (22
miliardi) e ben al di sotto del record del 2017 di oltre 42
miliardi. Lo afferma uno studio di Moody's.
Secondo l'agenzia di rating, la scelta si spiega con "minori
esigenze di rifinanziamento, incertezza politica e debolezza
economica". "L'emissione di obbligazioni societarie non
finanziarie italiane rimarrà contenuta nei prossimi 12-18 mesi",
spiega Moody's Investors Service. "I grandi emittenti, per lo
più 'investment grade', continueranno a dominare il mercato
obbligazionario italiano fino al 2020, con imminenti scadenze
del debito e ancora bassi tassi di interesse", conclude Moody's.
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