"Non è più possibile per le imprese
dirsi politicamente neutrali". E' la tesi del libro "Corporate
Diplomacy" di Vittorio Cino e Andrea Fontana (Egea). I brand
possono essere più efficaci dei governi per risolvere le
emergenze sociali, per il 52% dei consumatori intervistati per
il rapporto Edelman 2018 e quasi metà di loro è convinto che
abbiano idee migliori e più innovative per affrontarle. Per
questo la "legittimità a scendere in campi in maniera diretta e
robusta sul piano sociale o politico è un dato di fatto".
"Sempre più i grandi brand hanno un'agenda globale, quindi
devono avere una strategia, valori e linee guida, una sorta di
politica estera aziendale", spiega l'autore Vittorio Cino, Eu
public affairs director di Coca Cola, che cita l'esempio dello
schieramento delle maggiori multinazionali Usa contro la
politica sull'immigrazione di Trump. Il libro è stato presentato
a Roma, con Carlo Calenda, Claudio Cerasa e Paolo Messa.
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