Piazza Affari ha chiuso in calo
(Ftse Mib-0,65%) in linea con le altre borse europee, tra scambi
in calo per 2,1 miliardi di euro di controvalore, uno in meno
rispetto alla vigilia. Sotto ai massimi lo spread a 287 punti
base. Contrastate Bper (+8,83%) e Unipol (-5,4%), che le ha
ceduto Unipol Banca, mentre il differenziale tra Btp e Bund
tedeschi, salito fino a qota 293, ha frenato Ubi (-4,32%), nel
giorno dei conti, e Banco Bpm (-1,64%). Più cauta Intesa
(-0,45%), positiva Unicredit (+1,01%) sull'onda lunga dei conti.
Segno meno per Tim (-3,24%), Pirelli (-3,21%), Brembo (-3%) ed
Fca (-2,9%), penalizzata il giorno prima dalle previsioni per il
2019. Difficoltà anche per Exor (-0,99%), ma non per Cnh
(+0,04%). Sotto pressione la Juventus (-2,54%), che insieme ad
Amplifon (+1,01%) risente dell'attività dei fondi dopo
l'inserimento nel paniere dell'indice Ftse Mib a dicembre.
Pesante la Lazio (-7,09%) insieme a Salini Impregilo (-4,79%),
al lavoro per fare un'offerta in soccorso di Astaldi (-5,52%).
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