Il taglio delle previsioni per la
crescita italiana da parte della Commissione Europea e la
delusione per le stime sul 2019 di Fca trascinano in ribasso la
Borsa Italiana, con il Ftse Mib che chiude in calo del 2,59%.
Piazza Affari è tra le peggiori assieme a Francoforte (-2,67%)
in un'Europa tutta pesante. Lo spread tra Btp e Bund arriva ai
massimi da due mesi e tocca i 285 punti base (chiudendo a 283)
col rendimento del decennale italiano che sfiora il 3%.
Il crollo di Fca (-12,21%) fa male a tutta la galassia del
Lingotto: Exor (-4,73%), Ferrari (-2,55%) e Juventus (-2,18%).
Va bene invece Cnh dopo i conti (+1,21%). In netto terreno
negativo Saipem (-6,09%) e Prysmian (-5,78%). Deboli le banche:
Intesa (-2,75%); giù Mps (-1,45%) e Mediobanca (-0,34%) dopo
l'annuncio dei rispettivi risultati annuali e semestrali. Anche
Unicredit partita con sprint dopo con i buoni conti, chiude in
calo (-1,92%). In positivo solo Banco Bpm (+0,84%) e Diasorin
(+1,37%).
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