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Fisco: Salvini, nel 2019 Irpef al 23% per dipendenti

Tria: 'Debito scenderà e non servirà una nuova manovra'

"La mia priorità è ridurre le tasse", e "stiamo lavorando per abbassare il primo scaglione dell'Irpef al 23% per i lavoratori dipendenti e le famiglie: questo è il mio obiettivo per il 2019". Lo ha detto Matteo Salvini a Dimartedì. "L'Iva non aumenterà, non siamo stati eletti per aumentare le tasse" e "sono convinto che l'Italia crescerà". Poi a maggio "ci sono le europee e se gli italiani vogliono cambieranno gli equilibri e così l' Europa invece di ammazzare di tasse i cittadini permetterà agli stati di aiutare i cittadini".

"La mia priorità è ridurre le tasse", e "stiamo lavorando per abbassare il primo scaglione dell'Irpef al 23% per i lavoratori dipendenti e le famiglie: questo è il mio obiettivo per il 2019". Così Matteo Salvini a Dimartedì. "L'Iva non aumenterà, non siamo stati eletti per aumentare le tasse" e "sono convinto che l'Italia crescerà". Poi a maggio "ci sono le europee e se gli italiani vogliono cambieranno gli equilibri e così l'Europa invece di ammazzare di tasse i cittadini permetterà agli stati di aiutare i cittadini".

"Vogliamo contribuire a cambiare l'Europa ma l'Italia vuole restare in Europa e vuole restare nella moneta unica": lo ha detto il ministro dell'Economia Giovanni Tria intervenendo al Peterson Institute di Washington.

Poi parlando di debito: "L'elevato debito pubblico italiano e' un'eredita' del secolo scorso. Noi siamo determinati a ridurlo in maniera costante e progressiva", ha affermato. "Gli investimenti e l'inclusione sociale sono i pilastri della nostra strategia. Sono fiducioso che i mercato realizzeranno che il governo italiano vuole combinare stabilita' finanziaria e sociale", ha detto Tria. 

"Al momento non vedo la necessita' di adottare una politica di bilancio piu' stringente o piu' espansiva", Tria ha spiegato come "guardando alla situazione attuale non dobbiamo cambiare i nostri obiettivi, dobbiamo mantenerli, anche perche' le stime sono abbastanza prudenti". "Il peggioramento della situazione economica - ha spiegato Tria - non significa che dovremo intervenire sui conti e fare una manovra correttiva, perche' gli obiettivi di deficit sono obiettivi strutturali e non tengono conto dell'andamento del ciclo economico". A proposito dei livelli dello spread, il ministro ha quindi sottolineato come "questo sia un problema di fiducia, e non c'e' alcuna ragione economica per giustificare questo livello".

Il ministro ha affrontato anche il tema delle banche italiane: "Non vedo problemi sistemici per il nostro sistema bancario", ha sottolineato. "Abbiamo avuto qualche problema isolato di gestione, ma il sistema bancario e' solido. Monitoriamo ma non vedo grandi problemi".

E sulle parole del presidente della Bce Mario Draghi, "sono d'accordo che molto debito pubblico diminuisce la sovranita' di un Paese perche' si chiedono prestiti all'estero. Questo non significa che attualmente l'Italia corra dei rischi". "Il nostro livello di debito non e' meno sostenibile che in passato. Anche se e' un peso che rallenta la crescita dell'economia", ha concluso il ministro.

Il Tesoro ha collocato Bot semestrali per 6,5 miliardi di euro con tassi crollati di nuovo in territorio negativo.
Il rendimento sul titolo a sei mesi è sceso a -0,025% da 0,215% dell'asta precedente, segnando i minimi da aprile 2018.
La domanda è stata pari a 1,82 volte l'importo offerto, in rialzo da 1,33 precedente.

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