Più attenzione sulla crescita e sul lavoro: le risposte previste dalla manovra "non sono sufficienti", dicono Cgil, Cisl e Uil, e visto che la prossima legge di bilancio è "ancora un libro bianco" c'è la possibilità e la necessità di cambiare rotta. I sindacati vanno in pressing sul governo, in vista del tavolo convocato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, lunedì a Palazzo Chigi. Un tavolo al quale, nell'arco di tre giorni, se ne affiancano altri due, con le imprese, guidati invece dai due vicepremier.
Il primo, domani, è infatti convocato al Viminale dal vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, con le 12 associazioni imprenditoriali (che lunedì scorso avevano protestato a Torino per il sì alla Tav e contro la manovra), a partire da Confindustria con il presidente Vincenzo Boccia protagonista negli ultimi giorni di un duro botta e risposta sintetizzato da "il 100% di Confindustria è contro questa manovra". Martedì 11 toccherà alle piccole e medie imprese con il tavolo permanente per le Pmi avviato dall'altro vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio.
Nella stessa giornata, sempre al Mise, il tavolo sull'auto. Lunedì 10, invece, la volta dei sindacati per il primo confronto del governo con i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl sulla manovra.
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