Il 'caso Huawei' affossa le Borse.
L'arresto del direttore finanziario del colosso cinese, Meng
Wanzhou, per un'indagine statunitense sulle violazioni delle
sanzioni all'Iran, si abbatte sui negoziati già tesi fra Stati
Uniti e Cina in tema di dazi e fa crollare i listini mondiali.
In Europa, Londra cede il 2,5%, Francoforte il 2,45%, Parigi il
2,4% e Madrid l'1,9%. Milano perde il 2,37%, con lo spread a 285
punti, dopo aver aperto a 279. Dai futures previsioni in rosso
anche per Wall Street. In Piazza Affari il titolo peggiore è
Diasorin, che cede il 7% dopo una serie di sedute in crescita,
seguito da Fineco (-5% dopo essere stata sospesa al ribasso),
Saipem (-4,5%) e St, che perde il 4,6% per i riflessi sul
comparto dell'affaire Huawei. Fca cede il 3,4%: secondo gli
analisti di Mediobanca, l'ipotesi di una ecotassa sulle auto non
aiuta le vendite in Italia. Tim cede il 2,1% nel giorno del cda,
mentre all'indomani della 'firma' del patto di consultazione,
Mediobanca cede il 2,8%.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA