L'arresto in Canada del direttore
finanziario della Huawei, Meng Wanzhou, figlia del fondatore del
colosso cinese, ha dato il colpo di grazia alle Borse asiatiche,
aggiungendo un nuovo elemento di incertezza allo stop and go nei
negoziati commerciali fra Stati Uniti e Cina. Tokyo ha chiuso in
ribasso dell'1,91%. Analoghe perdite sulle piazze cinesi:
Shenzhen è calata del 2,16% e Shanghai dell'1,66%. Hong Kong
cede il 2,96%. Pesano le motivazioni dell'arresto, maturato
nell'ambito di un'indagine sulla violazione delle sanzioni
all'Iran. Senza dimenticare i dubbi che gli americani nutrono
sul fatto che gli smartphone cinesi possano essere usati a scopi
di spionaggio. Male anche Seul, che ha perso l'1,55%, mentre
Sidney è in calo dello 0,22%. I futures indicano aperture in
ribasso anche per Wall Street e per i mercati europei. Fra gli
appuntamenti di oggi, la riunione dell'Opec. Negli Stati Uniti,
le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e i dati
sulla bilancia commerciale a ottobre.
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