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Borsa, Milano peggiora meno d'Europa (-1,1%) dopo l'asta Btp. Spread tocca 310, poi rallenta

L'ondata di vendite partita alla vigilia da Wall Street ha travolto in mercati asiatici

Si appesantiscono le Borse europee sulla scia delle cadute registrate dai listini di Usa e Asia e in vista di una nuova possibile correzione a Wall Street dove gli indici nelle ultime settimane viaggiavano sui massimi.

Londra guida i cali (-1,84%), seguita da Parigi (-1,55%) e Francoforte (-1,48%) e da Milano (-1,1%). Qui tuttavia tengono le banche con Ubi +0,03%, Unicredit +0,07% e Bper +0,14% e lo spread, a 306 punti base, dopo le aste di Btp andate in porto al completo seppur rendimenti in forte crescita.

Lo spread tra Btp e Bund rallenta a 304 punti base dopo aver toccato 310 in mattinata, con un rendimento che arretra al 3,56%. Il mercato tira un sospiro di sollievo dopo il collocamento integrale - sia pure con tassi in forte rialzo - di 6,5 miliardi di Btp.

 La Borsa di Tokyo segna la maggiore contrazione da fine marzo, dopo la pesante correzione degli indici azionari statunitensi, con gli investitori che anticipano ulteriori rialzi dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve statunitense, mentre non si attenuano le tensioni tra Stati Uniti e Cina sul commercio internazionale. Il Nikkei lascia sul terreno il 3,89% a quota 22.590,86, perdendo oltre 900 punti. Sul fronte dei cambi lo yen torna a rivalutarsi sul dollaro a 112, e sull'euro a 129,50.

L'ondata di vendite partita alla vigilia da Wall Street ha travolto in mercati asiatici. Oltre al tonfo dei tecnologici del Nasdaq, a favorire le vendite sono i timori per l'impatto della guerra commerciale Usa-Cina sui risultati delle aziende e la presa di coscienza dei mercati che è ormai terminata l'epoca delle politiche monetarie espansive. Il risultato è il calo del 3,89% di Tokyo e gli scivoloni non inferiori di Hong Kong (-3,79%) e dei listini cinesi Shanghai e Shenzhen (-4,91% e -5,96%), tutti a sedute ancora aperte.

Wall Street crolla. Il Dow Jones chiude perdendo il 3,10% a 25.612,13 punti, il Nasdaq cede il 4,08% a 7.422,05 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno il 3,27% a 2.786,22 punti.    

Il crollo di Wall Street impoverisce i 500 paperoni mondiali, che vedono andare in fumo 99 miliardi di dollari. Il più 'colpito' - secondo l'indice dei miliardari di Bloomberg - è Jeff Bezos che brucia in una seduta 9,1 miliardi di dollari, e vede scendere la sua fortuna a 145,2 miliardi di dollari

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