Piazza Affari riprende fiato con lo
spread che si restringe a 292 punti base e innesca anche il
recupero delle banche. Il Ftse Mib rivede i 20.000 punti
(20.062) e chiude a +1,06%, dopo una fiammata a +1,3% in corso
di seduta sulle rassicurazioni arrivate prima dal ministro Tria
e poi dal vice premier, Matteo Salvini di un Governo pronto ad
agire nel caso in cui il differenziale tra btp e bund continui a
salire. Nel credito salgono Intesa Sanpaolo (+2,19%), Unicredit
(+1,20%) e Banco Bpm (+1,14%). Mentre le vendite frenano Bper
(-2%) e Mps (-1,8%) che resta sui minimi a 1,8 euro. Di contro
gli acquisti premiano l'energia con Saipem che sale del 3,3%,
Eni del 2,6%, Snam del 2,2%. Bene poi Tim (+2,1%) e Pirelli
(+1,89%) che ha perfezionato il closing per il 49% di uno
stabilimento in Cina. Fuori dal paniere principale prosegue la
corsa di Astaldi (+21,5%) sulle scommesse di un salvataggio che
aiutano anche Trevi (+3,67%) con i cda che ha dato il via alla
manovra di rafforzamento del capitale.
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