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Fca e le sfide: no alleanze, continuità e indipendenza

Fca e le sfide: no alleanze, continuità e indipendenza

Avanti il piano di Balocco. Si lavora ad auto del futuro

TORINO, 23 luglio 2018, 09:36

Redazione ANSA

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Sergio Marchionne - RIPRODUZIONE RISERVATA

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L'improvvisa accelerazione del cambio al vertice di Fca, gestita da John Elkann, non modifica la strategia del gruppo, che andrà avanti sulla strada indicata dal piano industriale presentato il primo giugno a Balocco. La famiglia Agnelli non cercherà un partner perché vede per Fca "un futuro forte e indipendente". L'azienda in grado di procedere da sola, nonostante il mercato dell'auto stia mutando pelle e assetto anche sotto la spinta della tecnologia. E' un percorso chiaro sul quale negli ultimi mesi hanno insistito molto sia Elkann sia Sergio Marchionne: il consolidamento nel settore auto è la strada maestra ma Fca vuole essere indipendente. Nessuna intenzione di modificare gli assetti di controllo. "Come famiglia e come Exor dico che non ho alcuna intenzione di vendere. Da più di 100 anni siamo in questa azienda, siamo stati aperti al consolidamento e abbiamo unito Fiat e Chrysler. Non abbiamo fatto che consolidare l'azienda, è questo che ci interessa", ha detto Elkann a Balocco.
    "Le transizioni, anche se dal punto di vista personale non saranno prive di dolore, ci permettono di garantire alle nostre aziende la massima continuità possibile e preservarne la cultura", ha spiegato il presidente di Fca annunciando la nomina di Mike Manley alla guida del gruppo. Così dopo l'approvazione dei conti del secondo trimestre, sarà messo a punto in modo definitivo lo scorporo di Magneti Marelli e si andrà avanti con il piano di investimenti, che ha il suo cuore nel brand Jeep, in crescita fortissima negli Stati Uniti, e prevede 25 nuovi modelli entro il 2022, per ora senza scadenze precise. A Manley - che dovrà affrontare anche l'incognita geopolitica - toccherà disegnare il futuro di Alfa Romeo e Maserati, che in futuro potrebbero confluire nel 'polo del lusso': il piano prevede che entro il 2022 si arrivi a 400 mila Alfa e a 100 mila Maserati.
    L'altra partita, già suggerita dal piano di Balocco si gioca sull'auto del futuro e sul fronte tecnologico: per l'elettrico sono previsti 9 miliardi di investimenti con la sfida lanciata a Tesla. E' il primo pilastro dell'edificio della nuova Fca.
    L'altro è rappresentato dall'alleanza con Waymo, la cui estensione prevede anche la possibile produzione di un veicolo prodotto da Fca per il mercato finale. 

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