Ha chiuso su di giri Piazza Affari
(Ftse Mib +1,22%) una seduta iniziata male sui timori per le
decisioni della Bce sui tassi e sul Qe. I primi resteranno
invariati fino alla prossima estate (2019), mentre il Qe - ha
rassicurato il presidente Mario Draghi - cesserà gradualmente
nell'ultimo trimestre, ma "non sparisce" e "resta parte degli
strumenti" disponibili per "correggere il tiro se necessario".
Vivaci gli scambi per oltre 3 miliardi di euro, su un listino
prevalentemente positivo, a partire da Prysmian (+5,76%), dopo
alcune sedute in difficoltà, che ha annunciato l'ingresso nel
settore della manutenzione delle reti, per cui finora ha
prodotto i cavi. In luce anche Ferrari (+3,67%), con forte
attività sulle opzioni di acquisto e di vendita, Saipem
(+2,75%), favorita dal rialzo del greggio insieme a Eni
(+1,95%). Nonostante lo spread in calo a quota 230 non ce l'ha
fatta Unicredit (-1,2%) a risalire la china, poco mosse Ubi
(-0,12%, Intesa (-0,15%) ed Mps (-0,29%), bene Banco Bpm
(+0,68%).
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