Borse asiatiche caute nel giorno in
cui lo yen è sceso a quota 105 sul dollaro, per poi risalire
sopra a 106, a causa della progressiva riduzione degli acquisti
di titoli di stato da parte della Banca Centrale Giapponese,
mentre si specula su una progressiva uscita dal programma di
'quantitative easing' nel 2019. Ha tranquillizzato poi i mercati
l'annuncio del ministro delle finanze giapponese Taro Aso di non
dimettersi a seguito dello scandalo per la cessione di un
terreno che tiene sotto scacco l'Esecutivo da mesi. In rialzo
Tokyo (+0,66%), Taiwan (+0,85%) e Seul (+0,42%), negative
Shanghai (-0,88%) e Sidney (-0,36%), così come Hong Kong
(-0,24%), ancora aperta insieme a Mumbai (+0,28%).
Positivi i futures sull'Europa e su Wall Street dopo
l'aumento sopra le stime delle buste paga in Francia nel quarto
trimestre del 2017, mentre dagli Usa è atteso un rialzo della
fiducia delle piccole imprese in febbraio
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