Piazza Affari si conferma debole
(Ftse Mib -0,7% a 22.637 punti) al traguardo di metà seduta,
frenata dal Creval (-7,31%), nel primo giorno di aumento con i
diritti a -67% a 2,49 euro, a fronte dei 7,688 euro fissati. Di
segno completamente opposto l'andamento di Carige (+9,59%),
seguita da Tenaris (+3,64%), favorita sia dal rialzo del greggio
che dell'acciaio, e, a distanza, da Banco Bpm (+0,96%), che con
i modelli 'Airb' approvati dalla Bce stima un rialzo del Cet1 di
80 punti base. Tiene Ubi Banca (+0,33%) insieme a Saipem
(+0,44%) ed Eni (+0,24%), mentre cedono Unicredit (-0,81%) e
Intesa (-0,8%). In calo Fca (-1,41%) e Cnh (-1,51%) penalizzate,
come gli altri titoli del settore, dal rialzo di acciaio e
alluminio. Sotto pressione Enel (-1,75%), debole Mediaset
(-0,83%), stabile Tim (-0,06%). Bene la Roma (+4,66%) e la Lazio
(+2,31%), debole invece la Juventus (+0,28%).
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