Le banche italiane "stanno
accelerando" nella cessione dei crediti deteriorati (Npl) e nel
primo semestre 2018 si toccherà quota 25 miliardi di euro contro
i 30 miliardi dell'interno 2017 e i 5 miliardi di media ceduti
nei precedenti 5 anni. Lo afferma il vice dg di banca d'Italia
Fabio Panetta in un discorso all'Italy Day conference a Londra
secondo cui come risultato di questo andamento (e del
rallentamento dei flussi tornato a livelli pre-crisi) "entro la
metà del 2018" il volume dei crediti al netto degli
accantonamenti sarà meno di 140 miliardi, circa un terzo sotto
il piccolo del 2015". Il rapporto Npl/impieghi calerà quindi al
7,8% contro il 10,8% del 2015. Panetta ha auspicato un "serio
dibattito" su come ridurre anche i rischi rappresentati dagli
strumenti finanziari complessi (denominati Level 2 e Level 3 e
più usati negli istituti del Centro Nord Europa) e non fermarsi
solo ai rischi derivanti dai crediti deteriorati (npl) e dai
titoli sovrani che sono le spine nel fianco delle banche
italiane.
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