Dopo un tour de force negoziale
notturno,i 28 hanno trovato un'intesa comune sul Pacchetto Ue
energia pulita, che va dalla governance climatico-energetica
alle rinnovabili, rivedendo al ribasso le proposte della
Commissione Ue. Vengono mantenuti i sussidi alle centrali
elettriche a carbone sino al 2030 per quelle esistenti e al 2025
per i nuovi impianti. "Il livello di ambizione è chiaramente
insufficiente",ha detto il commissario Ue a energia Miguel
Canete. A partire dalle rinnovabili,il cui target resta fissato
al 27% entro il 2030 contro il 30% sostenuto da Bruxelles viste
le stime al ribasso dei costi necessari. Sul fronte della
governance, invece,gli stati membri si impegnano a presentare
piani nazionali integrati clima-energia ogni dieci anni, con il
primo per il periodo 2021-2030. Sono stati fissati tre parametri
di avanzamento per valutare la traiettoria dei Paesi verso il
rispetto del target del 27%,ovvero dovrà essere raggiunto il 24%
dell'obiettivo nel 2023,il 40% nel 2025 e il 60% nel 2027.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA