Il Governo ha depositato in
Commissione Bilancio della Camera l'emendamento alla manovra che
allarga l'Ape social ad un totale di 15 categorie di lavori
'gravosi', assorbendo quindi le quattro categorie in più per le
quali, dopo la trattativa con i sindacati, è già stato deciso al
Senato lo stop all'allungamento dell'età pensionabile.
Per le donne lavoratrici sale ad un anno per ogni figlio,
entro il limite di due anni, lo sconto sui requisiti di accesso
all'Ape social. La norma attuale prevede una riduzione dei
requisiti contributivi di 6 mesi per ogni figlio.
Per l'eventuale estensione dell'Ape social agli anni
successivi al 2018, "da disciplinare con specifico e successivo
intervento legislativo", è istituito il "Fondo Ape sociale" con
dotazione di 17,4 milioni di euro per il 2019, 12,1 milioni per
il 2020, 14,4 milioni per il 2021, 6,6 milioni per il 2022, 7,9
milioni per il 2023 e 5 milioni a decorrere dal 2024.
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