Piazza Affari è piatta in un'Europa
comunque non brillante. A Milano tonfo di Leonardo (-19,7%),
dopo i conti chiusi con un utile in calo del 23% e una revisione
al ribasso degli obiettivi sull'anno: nella seduta è stato
scambiato il 2,7% del capitale, per un volume quasi dieci volte
superiore alla media mensile. Sale invece Tim (+0,2%), che trova
la direzione dopo essere sceso ed essere stato sospeso, in
seguito alla pubblicazione dei risultati. Fra le banche, Creval
continua a scontare l'annuncio dell'aumento di capitale da 700
milioni, e perde il 6,6%, mentre Mps cede il 3,2%. Le
trimestrali giovano invece a Ubi, che sale dello 0,65%, e a
Unipol, che guadagna lo 0,3%, mentre appesantiscono Banco Bpm,
che cede il 3,3%. In buona salute Unicredit (+1,3%). Intesa è
piatta. I conti non aiutano Atlantia, in calo dello 0,22%.
Recupera Astaldi (+4%), dopo il crollo delle ultime due sedute.
Il Sole 24 Ore perde lo 0,2%, nell'ultimo giorno di negoziazione
dei diritti (-34%) per l'aumento di capitale.
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