"Ho chiamato tre giorni fa il sindaco, non mi ha risposto e ancora aspetto di essere richiamato. Capisco che è piuttosto impegnata su altre cose, ma delle due l'una: se entro lunedì non ho ancora una conferma della data per l'incontro, io l'incontro lo sconvoco il tavolo. Parlare di Roma senza il sindaco mi pare naif. Che devo fare mandare un telegramma?". Lo ha detto il ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda, parlando del tavolo sul rilancio economico di Roma.Â
E' arrivata quindi la replica di Virginia Raggi: "Se il ministro sconvocasse il tavolo, farebbe un dispetto non a me ma a Roma. Spero che il ministro non intenda prestarsi a polemiche politiche. Non è necessario un telegramma, basta semplicemente sentirsi e si fissa una data". Raggi sottolinea "un anno di silenzio del governo, malgrado le nostre sollecitazioni e la colpevole assenza dell'esecutivo all'incontro dello scorso 24 giugno".
"Non penso che in qualche forza politica romana ci sia la tentazione di aspettare che passi il cadavere. Lo trovo una cosa fessa, perché alla fine è il cadavere di Roma", ha detto il ministro descrivendo le difficoltà nel contattare il sindaco di Roma, Virginia Raggi, per stabilire la data di un incontro sul futuro della capitale.
   Lo studio sull'economia romana e il tavolo che il Mise vorrebbe convocare su sollecitazione dei sindacati e delle associazioni industriali non sono fatti "per dire se il sindaco sta governando bene o male Roma. I problemi di Roma vengono da più indietro. Non c'è nessun intento di attribuire responsabilità . Poi si è sollevata la solita cagnara politica e così ti passa anche la voglia di farlo".Â
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