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Spesometro, dati altrui non più visualizzabili

Governo valuta misure, faro Garante Privacy Commercialisti chiedono altra proroga

Dopo il blocco dello Spesometro online e il ripristino (non del tutto completo) avvenuto ieri mattina, Sogei ha comunicato che "nessun utente può più visualizzare dati di altri soggetti per i quali non è stato espressamente delegato dal sistema". Lo ha precisato il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, in audizione alla Commissione Anagrafe tributaria.

Ruffini ha ricostruito i fatti degli ultimi giorni che hanno portato all'interruzione del servizio: "lo scorso 20 settembre, a seguito di alcune segnalazioni ricevute circa la possibilità di visualizzare da parte degli utenti qualificati alcuni dati delle ricevute e delle fatture di soggetti diversi dai propri clienti, - ha detto - l'Agenzia ha avviato le attività di analisi del fenomeno segnalato, richiedendo a Sogei di verificare tale circostanza, replicando in laboratorio quei casi di utilizzo dei servizi che effettivamente permettessero di confermare o meno quanto segnalato". Avendo ricevuto le prime conferme da Sogei, "è stato chiesto nella giornata di giovedì 21 settembre di inibire con immediatezza i servizi online interessati dalle anomalie, attività completata nella prima mattinata di venerdì 22 settembre. Successivamente, a valle di ulteriori verifiche da parte di Sogei, è stata richiesta l'interruzione del servizio a partire dalla serata del medesimo venerdì", ha proseguito. Sogei "ha pertanto interrotto per tre giorni l'operatività dell'area web, ripristinando poi il servizio e confermando all'Agenzia che, a valle degli interventi e dei test eseguiti, nessun utente può visualizzare dati di soggetti dai quali non è stato espressamente delegato al sistema". Nel periodo di interruzione del funzionamento del portale, ha quindi tenuto a precisare Ruffini, "tutti gli altri canali di trasmissione, utilizzati mediante i software gestionali, che trasmettono il maggior numero di dati, sono rimasti attivi e regolarmente funzionanti". "Ben consapevole" delle difficoltà insorte, l'Agenzia delle entrate "ha emanato un comunicato stampa nella giornata del 25 settembre scorso informando che il termine di scadenza dell'adempimento è slittato al 5 ottobre e rassicurando sulla non applicazione delle sanzioni per meri errori materiali e/o nel caso in cui l'adempimento sia stato effettuato dopo il 5 ottobre, ma entro i 15 giorni dall'originaria scadenza".

 Il caso spesometro si allarga. Il governo sta valutando un possibile intervento, non escludendo un'ulteriore proroga dei termini per la presentazione dei documenti fiscali, chiesta a gran voce dai commercialisti, mentre il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, viene ascoltato dal Garante della Privacy, che ha avviato un approfondimento sulla situazione venutasi a creare dallo scorso fine settimana. Dal fisco intanto si annunciano anche buone notizie sul fronte della rottamazione delle cartelle. Secondo Casero e lo stesso Ruffini, il gettito complessivo (entrate tributarie, contributive ed extratributarie) potrebbe essere infatti superiore a quello stimato nel decreto fiscale e nella legge di bilancio 2017.

Dopo il blocco totale dei giorni scorsi, la pagina del sito dell'Agenzia delle entrate dedicata al servizio "Fatture e Corrispettivi" è stata parzialmente ripristinata in mattinata. Alcune funzioni specifiche, come la visualizzazione delle notifiche di esito delle sole fatture elettroniche, delle comunicazioni trimestrali Iva e quelle relative ai corrispettivi e la precompilazione dei dati all'interno della funzionalità di generazione dati fattura, rimangono però ancora non operative. Una grana non da poco per Ruffini, che assicura che il servizio ricomincerà a funzionare pienamente non appena "si riattiverà la sicurezza del sistema su cui lavora Sogei". Difficile però poter pronosticare il riavvio completo entro oggi: "è una domanda a cui non so rispondere", ammette il direttore. Per ora lo slittamento dei termini per la presentazione degli adempimenti fiscali rimane al 5 ottobre, con una moratoria di altri 15 giorni rispetto alla scadenza originaria del 28 settembre "in caso di errori formali o effettive difficoltà". Dal punto di vista amministrativo l'Agenzia poteva infatti intervenire solo in questo modo. La palla passa dunque al governo che, di fronte ad un fatto giudicato oggettivamente "grave", valuterà come intervenire.

Entro oggi, il Mef dovrebbe fare il punto con l'Agenzia delle Entrate e Sogei, cercando di capire cosa sia successo e quanti utenti siano stati effettivamente coinvolti. "Vedremo se potremo fare un intervento un po' più ampio, se ci sia la necessità di misure immediate, come un'ulteriore proroga, o di interventi più a lungo termine", ha annunciato il viceministro all'Economia, Luigi Casero. Quella appena verificatisi potrebbe essere l'occasione per rivalutare il sistema nel suo insieme, senza tuttavia tradire l'obiettivo dell'evoluzione verso la digitalizzazione del fisco. I diretti interessanti intanto fanno sapere che la proroga appena concessa non è sufficiente e potrebbe anzi contribuire a creare anche maggiore confusione e disagio. "Lasciare ai singoli uffici dell'Agenzia delle Entrate la decisione sull' applicabilità o meno delle sanzioni - affermano i commercialisti - genererà ulteriore caos nella già travagliata vicenda dello spesometro". Qualche indicazioni in più potrebbe arrivare dall'audizione di Ruffini in Commissione Anagrafe tributaria. Per ora il direttore è stato ascoltato dal Parlamento sulla riforma delle Agenzie fiscali, giudicata "indispensabile e urgente", tale da mettere a rischio, se non portata a compimento, il futuro del sistema tributario e delle finanze pubbliche.
   

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