L'Fmi chiede alle autorità di
vigilanza dell'Italia di estendere alle banche più piccole (less
significant sotto il controllo della Banca d'Italia e non della
Bce ndr) gli obblighi di presentare piani ambiziosi e credibili
di riduzione dei crediti deteriorati (Npl) così come quanto
richiesto agli istituti di maggiore dimensione. E' quanto si
legge nell'Art IV dedicato al nostro paese dove si auspica che i
gruppi unici che nasceranno dalla riforma delle Bcc (Iccrea,
Cassa Centrale e gruppo Alto Adige) nascano "con un certificato
di buona salute", "con una buona governance e redditività a
lungo termine". Questo, spiega l'Fmi, include che ai gruppi del
credito cooperativo "sia realizzata un asset qualitiy review
(che verrà appunto eseguita dalla Bce in primavera ndr), una
robusta governance e strutture di gestione del rischio".
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