La "sfida del Paese" è "continuare
lungo la strada delle riforme": "Per vincerla servono
governabilità e stabilità", avverte Vincenzo Boccia,
all'assemblea annuale di Confindustria. "Non abbiamo mai
nascosto la nostra vocazione al maggioritario", dice:
"Assecondare la tentazione proporzionalista, che oggi vediamo
riemergere in molte proposte per la legge elettorale, potrebbe
rivelarsi fatale per l'Italia. Comincerebbe una nuova stagione
di immobilismo in un quadro neo corporativo e neo consociativo".
Secondo Boccia gli ultimi 20 anni sono stati "perduti. Restiamo
impigliati - dice - nelle nostre croniche carenza strutturali,
il tessuto sociale e produttivo rimane fragile. Siamo tornati a
crescere, è vero", ma il divario con altri Paesi europei "si sta
allargando come accadeva prima della crisi". Una "ripartenza c'è
stata" ma "un ritmo lento": saremo l'unico grande paese in area
Euro nel 2017 con "un valore dell'attività più basso di 10 anni
fa e, al ritmo dell'1%, non lo rivedremo prima del 2023".
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