Deutsche Bank registra un utile netto del primo trimestre di 575 milioni di euro, in forte crescita rispetto ai 236 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente (+143%). Il risultato ante imposte è di 878 milioni di euro +52% mentre i ricavi si attestano in calo del 9% a 7,03 miliardi.
Il coefficiente Cet1 risulta leggermente migliorato, all'11,9% ma è un dato che ancora non incorpora l'impatto dell'aumento di capitale che porta il coefficiente Cet1 al 14,1%: è un rafforzamento che nei dati del trimestre viene indicato ancora pro-forma ma che di fatto è già pienamente acquisito e che posiziona il gruppo guidato da John Cryan nella 'top six' delle banche sistemiche.
"Sono soddisfatto del nostro 2017. L'attività è in ripresa. I nostri sforzi di riduzione dei costi stanno iniziando a pagare, e intanto hanno ridotto notevolmente le complessità. Abbiamo abbiamo gettato solide basi sulle quali Deutsche Bank è in grado ancora una volta di raggiungere buoni risultati", commenta il ceo John Cryan sottolineando anche quanto "l'ingaggio di clienti" sia tornato "forte", e quanto i "flussi di attività" siano in ripresa "trasversalmente", per tutte le attività della banca. La flessione dei ricavi è legata ad una oscillazione di circa 700 milioni, rispetto ad un anno prima, per effetto dei movimenti degli spread sul credito: al netto di questo impatto i ricavi risulterebbero stabili anno su anno.
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