Il Tar ha confermato la
sospensione delle diffide che la Regione Basilicata aveva fatto
all'Eni relativamente all'uso di tre dei quattro serbatoi del
centro oli Val d'Agri (Cova) di Viggiano (Potenza), la cui
attività è stata sospesa dalla Regione stessa il 15 aprile
scorso.
Le diffide avevano l'obiettivo di permettere all'Eni di usare
solo il serbatoio dotato di un doppio fondo e di svuotare gli
altri tre, che ne sono privi.
Da fonti dell'Eni, intanto, si è appreso che il Cova è
comunque fermo: era stata la stessa compagnia petrolifera, dopo
la decisione del 15 aprile della giunta regionale, a decidere di
bloccare l'attività del centro oli. In effetti, nell'impianto
sono all'opera solo tecnici addetti alla manutenzione, mentre i
pozzi dai quali si estrae il petrolio sono stati chiusi.
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