Il segretario della Fabi, Lando Sileoni, chiede al governo di "non scaricare sull'Europa" la responsabilità degli esuberi nelle banche venete e in Mps e di impegnarsi seriamente per "difendere l'occupazione". Le voci di 8-9 mila tagli nei tre istituti "sono improponibili": "ai licenziamenti risponderemo con lo sciopero immediato della categoria", dice all'ANSA il segretario del principale sindacato dei bancari italiano. Che per la soluzione della crisi in veneto chiede un nuovo intervento di Atlante: "Se il governo si muove con determinazione, le grandi banche non potranno sottrarsi da un ulteriore contributo". Anche perché "dalle crisi delle due banche venete i grandi gruppi bancari hanno tratto vantaggi in termini di clientela e di depositi, e questo il governo glielo deve ricordare".
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