Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Cina: Banca centrale, debito societario 'troppo alto', e' al 168% del Pil

Cina: Banca centrale, debito societario 'troppo alto', e' al 168% del Pil

Lo yuan si manterrà stabile e il calo delle riserve in valuta estera non costituisce motivo di preoccupazione

PECHINO, 10 marzo 2017, 08:34

Redazione ANSA

ANSACheck

Il governatore della banca centrale cinese in conferenza stampa © ANSA/EPA

Il governatore della banca centrale cinese in conferenza stampa © ANSA/EPA
Il governatore della banca centrale cinese in conferenza stampa © ANSA/EPA

La Cina necessita di tenere sotto controllo il debito societario ora "troppo alto", schizzato al 168% del Pil, secondo le ultime stime rilasciate dalla Banca dei regolamenti internazionali. Lo ha detto il governatore della Banca centrale cinese (Pboc) Zhou Xiaochuan secondo cui, negli sforzi per rassicurare i mercati, lo yuan si manterrà stabile e il calo delle riserve in valuta estera non costituisce motivo di preoccupazione.

Zhou, considerato finora un "asset intangibile" nei piani del presidente Xi Jinping tanto da tenere la carica pur se superata l'età pensionabile, ha rilevato che, "prima di tutto, il livello di debito di ogni business, soprattutto con alta leva finanziaria, deve essere controllato".

Il governatore, nella lunga conferenza stampa a margine dei lavori del Congresso nazionale del popolo e trasmessa in diretta tv, ha spiegato di ritenere che nel 2017 lo yuan si stabilizzerà "automaticamente" con lo stato di salute dell'economia e la fiducia globale nelle prospettive della crescita cinese.

"Non ci sono grandi cambiamenti nelle politiche della Banca centrale durante l'anno e avremo più lavori dettagliati sulle politiche di implementazione e supervisione", ha aggiunto. A causa di imprevedibilità dei mercati valutari e incertezze sia domestiche sia internazionali, le fluttuazioni saranno normali.

Nel suo intervento di apertura dei lavori del Congresso, il premier Li Keqiang ha citato come obiettivo primario nel 2017 quello di "riportare giù la leva finanziaria delle imprese", oltre al persorso di riforma sullo yuan orientato dal mercato per mantenerlo stabile nel sistema valutario globale.

Pechino sta spingendo sulla "pulizia" dei debiti delle azienda di Stato, finanziate a dismisura per sostenere la crescita, ma il settore privato necessita che i regolatori muovano a passo più sostenuto per tracciare uno schema di riferimento più affidabile.

Sul fronte delle riserve, a febbraio sono ritornate sopra la soglia psicologica dei 3.000 miliardi di dollari, a quota 3.005,1 (da 2.998,2 miliardi di gennaio, minimi da gennaio 2011), in aumento per la prima volta da giugno 2016. Lo stock, che si è assottigliato soprattutto per la difesa della tenuta dello yuan, resta il più grande al mondo, ma a giugno 2014 era salito al massimo storico sfiorando i 4.000 milardi.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza