Nelle strade torna la calma e riprende il servizio, nei palazzi si comincia a lavorare per evitare che, fra un mese, la situazione precipiti di nuovo. La vertenza taxi entra in una fase diversa, che dovrebbe portare, secondo l'accordo raggiunto ieri al ministero dei Trasporti e approvato oggi dalla maggioranza delle molte sigle sindacali coinvolte, a quella che il ministro Graziano Delrio definisce "una riforma seria", avviata "senza cedere alla piazza".
Dopo sei giorni di protesta, con il centro di Roma messo ieri a soqquadro dai più facinorosi, oggi il servizio delle auto bianche è ripartito regolarmente in tutte le città e l'accordo di ieri è stato sottoposto alla ratifica della base, nel corso di una affollata assemblea nazionale riunita nella sede della cooperativa romana 3570. I delegati, alcune centinaia, hanno approvato sostanzialmente all'unanimità (solo tre i voti contrari), il verbale della riunione di ieri sera, che prevede l'avvio di un lavoro comune, con i tecnici del ministero e con i noleggiatori, per la stesura di nuove norme di riordino del settore da portare a termine entro un mese.
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