L'Ocse rivede all'insù le stime del Pil dell'Italia: l'economia italiana, secondo le previsioni dell'organizzazione parigina, crescerà nel 2017 ad un tasso dell'1%, che si confermerà anche nel 2018. Per il 2016 la stima è di un Pil in aumento dello 0,9% (come l'Istat). In base alle proiezioni aggiornate al 20 gennaio, prima dell'annuncio della manovra correttiva, il deficit dovrebbe attestarsi al 2,3% nel 2017 e al 2,2% nel 2018. Nello stesso biennio, dovrebbe lentamente scendere anche il debito. Dopo il rialzo al 132,8% previsto nel 2016, si attesterà al 132,7% del 2017 e al 132,1% del 2018.
Nel Rapporto dedicato al nostro Paese, si afferma che l'economia italiana "è in via di ripresa dopo una lunga e profonda recessione. A migliorare la situazione hanno contribuito le riforme strutturali, le politiche monetarie e di bilancio accomodanti e i prezzi contenuti delle materie prime". Allo stesso tempo, tuttavia, si sottolinea che che "la ripresa è debole e la produttività continua a diminuire".Â
La politica di bilancio italiana "è appropriata, a condizione che il margine di manovra disponibile sia utilizzato per sostenere politiche che consentano di ottenere una crescita più rapida e sostenibile", afferma ancora l'Ocse, evidenziando che il margine esiste grazie al calo della spesa per interessi e andrebbe ora usato per potenziare gli investimenti pubblici, crollati del 30% da inizio crisi. Le priorità sono trasporti e infrastrutture, edilizia antisismica, spese per istruzione e assegni familiari, "basse per un Paese Ocse".