Samsung Electronics ha individuato
nel design e nelle manifattura delle batterie il problema dell'
incendio che nei mesi scorsi ha colpito i suoi Galaxy Note 7,
costringendo il gruppo a ritirarli dai mercati e a sospenderne a
ottobre la produzione per i timori sulla sicurezza. La
compagnia ha individuato il rischio incendio demandando a un
ulteriore approfondimento le cause del surriscaldamento delle
batterie: in particolare, circa 700 ricercatori e ingegneri di
Samsung hanno lavorato "sulla replica degli incidenti" testando
oltre 200.000 Note 7 completi e più di 30mila batterie. Koh
Dong-jin, a capo della divisione smartphone, ha rinnovato le
scuse della compagnia auspicando l'impegno a riconquistare la
fiducia dei consumatori nel mondo. Samsung ha stimato i costi
del richiamo di 2,5 milioni di Note 7 in 5,3 miliardi di
dollari: pur incolpando a settembre le batterie al litio date da
un fornitore, in seguito emerse che anche i modelli con nuove
batterie erano a rischio incendio.
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