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Bce lascia tassi invariati. La conferenza stampa di Draghi

Draghi: "Rischi crescita Eurozona per fattori globali". Tasso principale a 0%, su depositi a -0,40%

La Banca centrale europea ha lasciato invariati i tassi d'interesse: il tasso principale rimane fermo al minimo storico dello 0,00%, quello sui depositi bancari a -0,40% e quello di rifinanziamento marginale a 0,25%. Lo comunica la Bce.

La Bce ha confermato che gli acquisti del piano di quantitative easing Qe procederà al ritmo di 80 miliardi mensili fino a marzo, per poi calare a 60 miliardi da aprile fino a dicembre 2017. L'istituto centrale ha precisato in una nota che il programma di acquisti di titoli potrà essere ampliato in termini di dimensione e durata se le prospettive dovessero peggiorare e che comunque il Qe andrà avanti finchè l'inflazione non marcerà verso il target vicino al 2%.

LA CONFERENZA STAMPA  DI DRAGHI

 

 

"Come la ripresa si consoliderà - ha assicurato Draghi - anche i tassi saliranno, bisogna essere pazienti".

"Le condizioni dei prestiti per famiglie e imprese continuano a beneficiare" delle misure varate dalla Bce. "I rischi alla crescita dell'eurozona - ha evidenziato - sono orientati "verso il ribasso a causa di fattori globali". Per Draghi vi sono segnali "di una certa ripresa a livello mondiale".

"L'inflazione - ha sottolineato Draghi - è aumentata di recente soprattutto per la crescita dei prezzi energetici e si prevede che aumenterà ancora nel breve termine, ma le pressioni sull'inflazione di fondo restano modeste e non si prevede "una tendenza al rialzo convincente".

"E' troppo presto" per commentare gli effetti sull'Eurozona e la politica della Bce dalle conseguenze della Brexit e delle misure del presidente Usa Donald Trump.

La polemica di Schaeuble - Non sono sorpreso dalle decisioni di oggi della Banca centrale europea che "sta facendo un buon lavoro" ma il suo orientamento crea "problemi politici" in Germania. Lo ha detto il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble in una intervista a Bloomberg, sottolineando di prevedere che in Germania l'inflazione salirà al 2%. Il ministro ha poi ribadito che il surplus della Germania è anche una conseguenza della politica Bce.

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