Ultimo tentativo di mediazione del governo per scongiurare gli imminenti licenziamenti di Almaviva. Il ministro Carlo Calenda e il viceministro Teresa Bellanova, si legge in una nota, hanno presentato alle parti una proposta che prevede la prosecuzione del confronto, con il supporto e la vigilanza del Governo, sulla base del ricorso agli ammortizzatori sociali e della contestuale previsione di uscite a carattere esclusivamente volontario fino al 31 marzo 2017. Â
Al tavolo di trattativa al ministero dello Sviluppo economico per salvare i 2.511 lavoratori delle sedi Almaviva di Roma e Napoli, hanno preso parte anche i tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. I sindacati hanno dato la loro disponibilità "ad accettare il percorso illustrato" dal governo "che, per avere efficacia e credibilità , dovrà prevedere una costante e fattiva presenza del ministero". Gli stessi sindacati "chiedono al ministro di garantire la correttezza del percorso, l'effettività del negoziato e la coerenza dei comportamenti delle parti". E di "vigilare affinché non prosegua il trasferimento di attività ".
Se entro mezzanotte non si troverà una soluzione, da domani partiranno le lettere di licenziamento per i 2511 dipendenti delle sedi di Roma e Napoli. La proposta fatta ieri sera dalle organizzazioni sindacali di congelare gli scatti di anzianità per il 2017 sulle sedi di Roma e Napoli era stata respinta dall'azienda come "un'alibi più che una proposta", dai contenuti "approssimativi e dagli effetti incostintenti".Â