Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Pop. Vicenza: sindacati, no a fusione con Veneto Banca

Pop. Vicenza: sindacati, no a fusione con Veneto Banca

Montebelluna aveva detto che preferiva piano stand alone

MILANO, 28 ottobre 2016, 18:03

Redazione ANSA

ANSACheck

I segretari generali dei sindacati dei bancari si schierano contro la fusione tra Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza, il cui 'cantiere' è stato aperto oggi in un incontro tra i vertici dei due istituti veneti.
    "Ribadiamo ancora una volta che la fusione tra questi due istituti creerebbe grandissime difficoltà tra i dipendenti, a causa della sovrapposizione delle filiali e dell'eventuale sommatoria delle due direzioni generali, ma anche una perdita economica verso la clientela, in quanto i finanziamenti alle imprese potrebbero diminuire rispetto alle attuali somme affidate" si legge in una nota di Fabi, First-Cisl, Uilca, Fisac-Cgil e Unità Sindacale.
    In particolare i sindacati se la prendono con i vertici di Veneto Banca, Beniamino Anselmi e Cristiano Carrus, che in un incontro lo scorso 26 ottobre "ci hanno personalmente rassicurato" sul fatto che "la fusione con la Popolare di Vicenza era solo una delle tante opzioni sul tavolo e che loro preferivano attuare un Piano Industriale, seppur pesante, ma gestibile attraverso esuberi volontari e con una riduzione del costo del lavoro".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza