Chiusura debole per Piazza Affari,
ultima in Europa (Ftse Mib -0,59% a 17.324 punti), tra scambi
brillanti per oltre 2,1 miliardi di euro di controvalore. Sul
listino milanese ha pesato il calo di Eni (-1,75%), che ha
chiuso al di sopra dei minimi dopo il rosso trimestrale di 0,56
miliardi. Sotto pressione Carige (-8,13%), pesante fin
dall'apertura all'indomani della lettera della
Bce, che le ha richiesto di cedere gran parte dei crediti
deteriorati. Una prescrizione che, secondo gli analisti
finanziari, apre le porte ad un possibile aumento di capitale.
Sull'ottovolante anche Mps (-3,85%), passata da un rialzo di
oltre l'1% ad un calo fino al 4% dopo l'allarme indiretto
lanciato dall'amministratore di Mediobanca Alberto Nagel, che ha
annunciato di voler "fare il possibile" per evitarne la
"risoluzione". Segno meno per Generali (-2,31%), Ubi e Intesa
(-1,64% entrambe) e Unicredit (-1,26%). Nuovo rally di Stm
(+5,51%), bene Cnh (+2,16%) e Brembo (+1,54%). Sprint di Cairo
(+2,88%) ed Rcs (+2,97%).
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