Credit Suisse ha raggiunto con le autorità italiane un accordo che prevede il pagamento di 8,5 milioni di euro come patteggiamento in relazione a una presunta maxi frode-fiscale realizzata attraverso false polizze assicurative. L'istituto elvetico, si legge in una nota, chiude il contenzioso con l'Agenzia delle Entrate accettando di pagare 101 milioni di euro per imposte, interessi di mora e sanzioni. Il conto per la banca elvetica ammonta così nel complesso a 109 milioni. Coinvolta nella vicenda è la casa madre svizzera mentre risultano estranei ai fatti la controllata Credit Suisse Italy Spa e le altre società italiane del gruppo. Credit Suisse Ag ha raggiunto un accordo con la Procura di Milano ed ha chiesto di patteggiare la pena mettendo sul piatto 8,5 milioni di euro, tra sanzioni pecuniarie e denaro confiscato. L'accordo è stato raggiunto tra i legali dell'istituto di credito ed il Procuratore della Repubblica, Francesco Greco, e capo del pool dei reati economici, ed il pm, Gaetano Ruta, nell'ambito dell'inchiesta sulla maxi frode-fiscale realizzata attraverso false polizze assicurative. La banca, come persona giuridica, è accusata di riciclaggio in base all'articolo 25 octies del D.l. 231/2001 sulla responsabilità amministrativa degli enti. Ora la parola passa al giudice per le indagini preliminari che dovrà decidere sulla richiesta di patteggiamento.
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