Si tratta ancora sul tema dei crediti
in sofferenza nell'operazione di cessione delle 4 'good bank'. I
colloqui fra gli amministratori degli istituti, il fondo di
risoluzione gestito dalla Banca d'Italia e i potenziali
acquirenti (Bper, Ubi e Popolare Bari) sono in corso per cercare
di trovare una soluzione che completi la vendita al massimo
entro la prima metà di ottobre e non metta in pericolo la
stabilità patrimoniali delle banche acquirenti.
Dal cda della Bper, riunito oggi e che doveva esaminare la
questione, non è emersa alcuna comunicazione ufficiale, ma
dall'istituto modenese c'è molta prudenza sul dossier. Sempre
più in questi ultimi giorni si sta delineando una possibile
cessione non unitaria dei 4 istituti, 'scontando' il prezzo di
acquisto con i crediti inesigibili che continuano ad affluire
nei bilanci. E così sia la Bper che la Popolare di Bari
sarebbero interessate solo a un singolo istituto:
rispettivamente Banca Etruria e Carichieti e a un prezzo che
possa ridursi quasi fino allo zero.
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