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Banche,  Renzi: "Accordo a portata di mano"

"La crisi delle banche italiane non è acuta"

Resta serrato  il confronto Roma-Bruxelles sulle banche italiane in difficoltà e sul destino di Mps. Sarà uno dei temi, accanto all'applicazione del bail-in, della 'due giorni' a Bruxelles che vedrà discutere i ministri delle Finanze Ue per la prima volta dopo la Brexit.

 "La facilità con cui alcuni banchieri chiedono denaro pubblico è problematica, perché ci servono leader nelle banche che affrontino i problemi invece di andare dai governanti presentando le loro richieste": lo ha detto il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem rispondendo a chi gli chiedeva un commento sulla richiesta di Deutsche Bank. "I problemi delle banche devono essere risolti dalle banche e nelle banche", ha detto Dijsselbloem.

La crisi delle banche italiane è legata alle sofferenze e "non è acuta e questo ci dà il tempo di trovare una soluzione", ha sottolineato ancora il presidente dell'Eurogruppo, precisando che "le regole regole sono chiare", e in questo quadro "una soluzione è sempre possibile", purché si rispetti il quadro regolatorio.

Renzi: accordo con regole attuali a portata mano - "Un accordo compatibile con le regole attuali è assolutamente a portata di mano". Così il premier Matteo Renzi, a Corriere.it, giudica più vicino dopo l'Ecofini di oggi un'intesa europea sulla banche. "La sintesi dell'Economist è che il problema sono le banche ma io penso che in Ue il problema non è la banca italiana. E' un tema da affrontare, risolvere, ci sono tutte le condizione per farlo ma la questione del credito riguarda molti istituti o più correttamente l'approccio da seguire su alcuni temi: sono più preoccupato per i derivati delle banche di altri paesi che non per i npl delle banche italiane".


"Le regole sono rigide, nel senso che mettono chiaramente nero su bianco la gerarchia del bail in", ha detto Dijsselbloem, secondo cui "in quel framework la soluzione è sempre possibile ma deve essere rispettato il quadro" normatorio. Dijsselbloem ha detto di non essere preoccupato per la situazione delle banche italiane, e che le autorità italiane ed europee stanno "parlando costruttivamente per trovare una soluzione all'interno del quadro". Il problema dei crediti deteriorati "non è nuovo, non ci sono grandi soluzioni, la soluzione va trovata gradualmente". Quella italiana "non è una crisi acuta, e questo ci dà tempo di trovare una soluzione". Per il presidente "la sola cosa importante è che rispettiamo cosa abbiamo deciso insieme, non abbiamo bisogno di mettere in discussione altre cose, c'è già molto mettere in discussione questi giorni", ha concluso.

"Le regole sono rigide, nel senso che mettono chiaramente nero su bianco la gerarchia del bail in", ha detto Dijsselbloem, secondo cui "in quel framework la soluzione è sempre possibile ma deve essere rispettato il quadro" normatorio. Dijsselbloem ha detto di non essere preoccupato per la situazione delle banche italiane, e che le autorità italiane ed europee stanno "parlando costruttivamente per trovare una soluzione all'interno del quadro". Il problema dei crediti deteriorati "non è nuovo, non ci sono grandi soluzioni, la soluzione va trovata gradualmente". Quella italiana "non è una crisi acuta, e questo ci dà tempo di trovare una soluzione". Per il presidente "la sola cosa importante è che rispettiamo cosa abbiamo deciso insieme, non abbiamo bisogno di mettere in discussione altre cose, c'è già molto mettere in discussione questi giorni", ha concluso.

"I risparmiatori saranno salvaguardati dal Governo italiano, i contatti con le autorità europee continuano positivamente come sempre è stato in questo periodo": lo ha detto il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan rispondendo a chi gli chiedeva a che punto fossero i contatti con la Commissione. Precisando di non essere a conoscenza del piano da 150 miliardi evocato da Deutsche Bank, il ministro ha spiegato che "c'è già uno strumento per la liquidità, vedremo altri strumenti sempre di tipo precauzionale".




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