Un ventaglio di strumenti diversi da
banca e banca da attivare in caso la situazione peggiori con il
fine di preservare la stabilità finanziaria. Così diversi fonti
descrivono lo 'spartito' di misure che governo e autorità di
vigilanza stanno studiando dopo il voto sulla Brexit che ha
innescato una forte volatilità punendo duramente le banche del
nostro Paese. In ogni caso, si sottolinea, non c'è un piano
generalizzato 'sistemico' per risolvere complessivamente e in un
solo colpo i mali del comparto bancario, in primis gli Npl.
L'ingresso dello Stato nel capitale delle banche sarebbe,
inoltre, vista come l'ultimissima ratio mentre è da escludere
una sospensione, specie se unilaterale, del bail in. Anche per
questo le cifre circolate in queste ore di un piano da diverse
decine di miliardi del governo, sottolineano le diverse fonti,
non risponderebbero a verità.
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