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Ue, in Italia prosegue la crescita moderata, ma commissione lima le stime

Peggiora saldo strutturale a -1,7%. Debito giù nel 2017

La Commissione Ue vede proseguire in Italia una "crescita moderata" ma rivede al ribasso il pil 2016: l'1,4% previsto a febbraio scende a +1,1%. Bruxelles conferma, poi, le stime sulla disoccupazione italiana nel 2016 (11,4%) e abbassa leggermente quelle sul 2017 (da 11,3% a 11,2%). 

Nelle previsioni di primavera, Bruxelles rivede anche al ribasso il deficit italiano del 2016 (dal 2,5% previsto a febbraio scende al 2,4%), ma ha alzato le stime per quello del 2017 (da 1,5% a 1,9%). Il deficit strutturale invece, "dopo un marginale miglioramento" nel 2015, "peggiora di oltre mezzo punto percentuale nel 2016", portandosi a -1,7%. E resta invariato nel 2017.

Quanto al debito, la Commissione rivede al rialzo le stime per il 2016: dal 132,4% previsto a febbraio, la stima sale ora a 132,7%. Ovvero, per Bruxelles resta invariato rispetto al 2015. "Dopo il picco del 2015 il debito si stabilizza nel 2016 e comincia a scendere nel 2017 grazie alla crescita nominale più alta e al surplus", scrive la Commissione nelle nuove previsioni economiche. Nel 2017 scende a 131,8%.

"Nel corso del 2015 - sostiene la commissione - il passo della crescita ha rallentato portando ad un avvio del 2016 più basso del previsto" che, "insieme all'ulteriore rallentamento del commercio globale, spiega la revisione al ribasso" rispetto alle previsioni invernali, scrive Bruxelles nelle previsioni economiche. Nel 2017 confermato invece l'1,3%, grazie a "domanda esterna più dinamica e investimenti". 

"La disoccupazione in Italia - secondo la Commissione - scende solo gradualmente nel 2016 e 2017 anche perché i lavoratori precedentemente scoraggiati tornano nella forza lavoro", scrive la Commissione. L'occupazione è infatti in aumento, "ma più in termini di ore lavorate che di posti di lavoro". Hanno aiutato, nel 2015, gli sgravi di tre anni per chi assume a tempo indeterminato, estesi anche nel 2016 ma "con una riduzione meno generosa dei contributi sociali".

Passando all'eurozona, Bruxelles rileva, anche in questo caso, come la crescita economica "resterà moderata" per l'intero periodo 2015-2017 con un peggioramento del Pil, che per il 2016 scende a +1,6% dal +1,7% delle stime di febbraio. Tagliato il dato anche per il 2017 all'1,8% dall'1,9%. "Alcuni dei fattori finora favorevoli - si rileva - hanno cominciato a svanire" e c'è stato un rallentamento delle economie principali. Le misure prese dalla Bce invece hanno migliorato le condizioni per gli investimenti.

Continua, poi, il calo della disoccupazione nell'eurozona al 10,3% per il 2016 con un "moderato ritmo di miglioramento", leggermente più rapido rispetto al 10,5% previsto a febbraio sulla scia della "risposta ritardata alle condizioni cicliche migliorate e alla crescita continuata dei salari".  Il tasso di disoccupazione scenderà ulteriormente al 9,9% nel 2017, ma "rimarranno differenze nel mercato del lavoro ancora per qualche tempo".

Padoan: 'Regole da rispettare, ma anche da evolvere'  - L'Italia ritiene che ''il rispetto delle regole sia fondamentale per ricostruire la fiducia reciproca in Europa'' ma al tempo stesso continua ''a promuovere l'evoluzione delle regole perché siano sempre più efficaci nel fronteggiare i problemi che abbiamo davanti, a cominciare dalla necessità di dare risposte ai cittadini in termini di benessere e di lavoro". E' quanto afferma il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan commentando le nuove stime diffuse oggi dalla Commissione Europea.

Moscovici, con Italia cerchiamo intesa su flessibilità  - "No comment" sui risultati della valutazione del bilancio italiano, perché "è ancora in corso", ma "cerchiamo di trovare un'intesa" sulla possibilità di concedere la flessibilità prevista dal Patto: così il commissario agli affari economici Pierre Moscovici. "Abbiamo avuto molti contatti con gli amici italiani, ho incontrato Padoan più di dieci volte e questo dimostra che dedichiamo la massima attenzione alla situazione italiana e cerchiamo di trovare un'intesa", ha detto.

 

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