Piazza Affari riduce il calo e si
avvicina alla parità (Ftse Mib -0,1% a 18.450) grazie
all'inversione di rotta di Banco Popolare (+5,7% a 7,7 euro).
Dopo il via libera dei consigli alla fusione con Bpm (+1,83%) il
Banco è stato protagonista di un avvio difficile e diversi
congelamenti sia al rialzo che al ribasso. Occhi puntati per il
risiko anche su Bper (+2,39%), Ubi (+0,9%) e Mps (+1,51%),
insieme a Carige (+1,62%), mentre cede Bps (-0,79%). Segno meno
per Cnh (-2,67%), Fca (-1,49%), all'indomani del collocamento
del bond da 1,25 miliardi, ed Exor (-2,27%). Giù anche Mediaset
(-1,97%) e Saipem (-1,33%), piatta Telecom (-0,4%), in attesa
del Comitato Nomine che comincia a lavorare sulla successione al
dimissionario a.d Marco Patuano, il quale, secondo indiscrezioni
di stampa, dovrebbe passare a Stm (-0,53%). Sprint di Mondadori
(+2,68%) dopo il via libera condizionato dell'Antitrust alla
fusione con la divisione Libri di Rcs (+2,02%).
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