Dopo il bazooka di Mario Draghi,
accolto dai mercati prima con freddezza e poi con entusiasmo,
soprattutto dai titoli bancari, le Borse di tutto il mondo ora
spostano l'attenzione sulle decisioni delle altre banche
centrali, di Stati Uniti, Giappone e Inghilterra.
La Federal Reserve si riunisce martedì e mercoledì per la
consueta comunicazione sui tassi di interesse. Nessuno scommette
su un ritocco, ma tutti gli analisti si attendono almeno una
comunicazione per un possibile rialzo dei tassi a partire da
giugno. Anche se restano ancora in molti i contrari ad un
aumento degli interessi, che comporterebbe un dollaro più forte
in un momento in cui l'euro viene tenuto basso dalla pioggia di
liquidità messa in campo da Draghi.
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