Trovare la soluzione che lasci le Bcc
libere di non entrare nella holding unica senza 'smontare' uno
dei principi cardine della cooperazione, l'indivisibilità delle
riserve. Mentre la commissione Finanze della Camera inizierà da
martedì a votare gli emendamenti al decreto banche, prosegue
sottotraccia il lavoro diplomatico (e di lobbing) per stemperare
in Parlamento l'impatto, drammatico secondo le coop, della way
out disegnato dal governo. Sulla riforma si sono peraltro
concentrate le proposte dei deputati, una cinquantina proprio
sulla way out. Alcuni punti trovano sostanzialmente tutti
d'accordo, dalla necessità di prevedere un meccanismo di recesso
anche dopo la creazione della holding a quella di fissare una
data alla quale verificare i requisiti patrimoniali per restare
fuori (ora 200 milioni di patrimonio netto).
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