La fase di prezzi petroliferi in
caduta libera potrebbe ormai essere alle spalle in vista del
calo della produzione da parte dei Paesi Opec e non-Opec che
ridurrà il surplus globale di offerta. E' la previsione
dell'Agenzia Internazionale dell'Energia (Aie) che nel rapporto
mensile afferma che "ci sono segnali che i prezzi possano aver
toccato il fondo" e intravede "una luce in fondo al lungo tunnel
nero". I Paesi non-Opec, prevede l'Aie, ridurranno quest'anno la
produzione di 750mila barili al giorno, ossia 150mila in più
rispetto a quanto stimato il mese scorso. A supportare il
mercato anche i tagli produttivi di Iraq e Nigeria e il fatto
che la ripresa delle esportazioni di greggio dall'Iran, dopo la
fine delle sanzioni, avverrà a un ritmo più lento del previsto.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA