A gennaio l'indice delle
retribuzioni contrattuali orarie rimane invariato rispetto al
mese precedente e aumenta dello 0,7% nei confronti di gennaio
2015. Lo rileva l'Istat. L'incremento tendenziale è dell'1% per
i dipendenti del settore privato e nullo per quelli della
pubblica amministrazione a causa del blocco della
contrattazione.
Tra i contratti monitorati dall'indagine, nel mese di gennaio
è stato recepito un nuovo accordo mentre 13 sono scaduti. I
settori presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono:
tessili, abbigliamento e lavorazione pelli (2,5%); commercio e
energia elettrica e gas (entrambi 1,9%) e agricoltura (1,8%).
A gennaio sono in attesa del rinnovo il 62,6% dei dipendenti
nell'intera economia, in deciso aumento rispetto al mese
precedente (39,1%). In particolare nel settore privato la quota
di lavoratori con il contratto scaduto è più che raddoppiata in
un mese passando al 51,7% dal 21,3% ed è in aumento anche
rispetto a gennaio 2015 (quando era 44,4%).
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