"Il prezzo del petrolio risalirà
lentamente nei prossimi due anni, avendo però come tetto i 50-55
dollari al barile, perché a questa cifra lo shale oil americano
ritornerebbe competitivo e ripartirebbero produzioni molto
elevate". Lo ha detto a SkyTG24 il vicepresidente di Rothschild,
Paolo Scaroni. "Questa guerra commerciale di difesa delle quote
di mercato - ha proseguito - finirà solo quando Arabia Saudita e
Russia riusciranno a difendere le loro quote di mercato e a
consolidarle. Questo credo possa avvenire nei prossimi mesi ed è
verosimile pensare che il prezzo del petrolio, nei prossimi 12 o
18 mesi, raggiungerà e forse supererà i 40 dollari al barile, un
prezzo più elevato di oggi ma molto lontano dai 115 dollari del
luglio 2014". Quanto all'intesa tra Russia e Arabia Saudita
raggiunta a Doha, per Scaroni è "abbastanza vuota. Se si
arrivasse all'intesa di congelare le produzioni di gennaio,
queste sono ancora largamente superiori ai consumi, quindi
continuerebbe l'accumulo di riserve".
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