Si muovono con cautela le Borse
europee a metà seduta. Giù Milano (-1%), Madrid e Francoforte
(-0,6% entrambe), positive Parigi (+0,1%) e Londra (+0,31%),
mentre si smorza l'entusiasmo iniziale, man mano che il brent si
riporta sotto 34 dollari, dopo la decisione della Russia e
dell'Arabia Saudita di congelare la produzione di greggio.
Frenano Eni (-1%), Tullow Oil (-2,3%) e Repsol (-2,45%) a
differenza di Bp (+2,1%). Sotto pressione i produttori di
metalli Anglo American (-4%), Antofagasta (-2,89%) e
ArcelorMittal (-2,82%). Sprint di Edf (+9%) dopo conti migliori
delle stime. Difficoltà per i bancari Alpha (-7,5%) ad Atene,
Standard Chartered (-7,44%) a Londra e Deutsche Bank (-4,29%) a
Francoforte. In Piazza Affari cedono invece Banco Popolare
(-1,75%) e Unicredit (-1,59%), mentre Mps (-4,29%) è congelata.
Deboli gli automobilistici Fca (-2,38%) e Peugeot (-2,55%), su
ipotesi di un'uscita dello Stato, in luce Michelin (+4,5%) dopo
i conti e le vendite in gennaio.
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