Piazza Affari si conferma in zona
rossa (Ftse Mib -4,8% a 15.913 punti) al traguardo di metà
seduta, in compagnia delle altre Borse europee, che cedono in
media il 3% nonostante il calo sopra le stime delle richieste
dei sussidi di disoccupazione Usa. Il paniere delle blue chips,
completamente in rosso a parte A2a (+0,46%), sembra più un
bollettino di guerra che un insieme di titoli azionari. Nella
parte bassa si trovano le banche, da Ubi (-13), fresca di conti,
e Bper (-11,27%), a Unicredit (-9,29%), Mps (-9,02%) e Banco
(-8,64%). Va 'un po' meglio', - se è lecito dirlo - a Intesa
(-6,51%) e Bpm (-5,25%). Sotto pressione Fca (-5,6%), Ferrari
(-4,95%) ed Eni (-4,56%), insieme a Saipem (-6,08%), nell'ultimo
giorno di aumento di capitale, mentre Snam (-0,83%), e Terna
(-0,74%) sono gli unici titoli a cedere meno dell'1%.
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